Nel 2014, il dolore e la disfunzionalità mi hanno portato a guardare oltre i tradizionali modelli di movimento biomeccanico, a un approccio unico di riabilitazione...
Quando guardiamo un atleta durante la sua performance la prima cosa a cui pensiamo è che quello che sta facendo sia “facile”, cioè immediato, naturale, e soprattutto “perfetto”.