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14 Giugno 2023Il Trigger Point Dry Needling (TDN), o più semplicemente Dry Needling, è una terapia efficace per trattare le tensioni muscolari che comunemente accompagnano condizioni come l’artrite, irritazione nervosa, dolore muscolare, tensioni legamentose ed ernie discali. Si chiama Dry Needling (Ago Asciutto) perché non viene iniettata alcuna soluzione. L’ago stesso e gli effetti che produce all’interno del tessuto sono il trattamento.
Quando si verifica una lesione da sovraccarico funzionale (come per esempio a seguito di movimenti ripetuti) o da un trauma acuto, i tessuti danneggiati danno origine a un processo infiammatorio. Oltre l’infiammazione si verifica anche uno stato di tensione muscolare o una contrattura per proteggere la zona danneggiata da ulteriori danni. La contrattura muscolare e l’infiammazione in questi casi inibiscono la microcircolazione attorno all’area danneggiata impedendo sia al sangue ricco di ossigeno di raggiungere la lesione, sia ai prodotti di scarto prodotti dalla lesione di essere smaltiti.
In questo caso, il sito della lesione diventa ipossico (povero di ossigeno) e l’organismo viene stimolato a produrre fibrosi o tessuto cicatriziale. Questa fibrosi e cicatrizzazione si accumula attorno ai muscoli limitando la capacità dei tessuti di funzionare pienamente (allungarsi / accorciarsi) e può anche causare compressione e irritazione dei nervi (come la sindrome del tunnel carpale) portando inevitabilmente a disturbi posturali e funzionali.
Come agisce il Trigger Point Dry Needling
Il Dry Needling utilizza un piccolo ago che viene inserito all’interno della contrattura muscolare per creare un riflesso locale di contrazione che diminuisce la contrattura muscolare, riduce l’irritazione chimica, migliora la flessibilità e attenua il dolore. Quando un ago viene inserito nel muscolo, produrrà anche una lesione controllata “rompendo” da tre a quindicimila fibre muscolari. Il corpo considera l’ago come un corpo estraneo e attiverà in risposta il sistema immunitario. Le fibre muscolari danneggiate stimolano sia localmente che a livello sistemico i meccanismi intrinseci del corpo necessari per ridurre l’infiammazione.
Effetti meccanici
Il Dry Needling agisce meccanicamente sulla placca neuromuscolare (punto in cui il nervo si inserisce nel muscolo) e causa il rilassamento delle fibre muscolari contratte oltre ad avere un effetto inibitorio sui muscoli antagonisti.
Effetti neurofisiologici
Uno studio suggerisce che le tecniche di Dry Needling inibiscono gli input dolorifici provenienti dalla zona trattata generando una diminuzione del dolore fino a 72 ore dopo il trattamento.
Effetti chimici
Alcuni studi hanno dimostrato un aumento dei livelli di vari mediatori chimici dell’infiammazione (bradichinina, sostanza P e CGRP) nelle Placche neuromuscolari disfunzionali. Queste sostanze si sono ridotte immediatamente dopo l’inserimento dell’ago asciutto e disattivazione del Trigger Point.
L’agopuntura è simile al Dry Needling?
No, il Dry Needling si basa sulla ricerca e sui principi della medicina occidentale, mentre l’agopuntura si basa sulla medicina tradizionale cinese. La somiglianza principale è che vengono utilizzati gli stessi aghi sterili monouso.
Quali tipi di condizioni possono essere trattate con il Trigger Point Dry Needling?
- Dolore al Collo/Mal di schiena
- Dolore alla spalla
- Epicondilite ed Epitrocleite
- Mal di testa
- Dolore all’anca e al gluteo
- Dolore al ginocchio
- Tendinite di Achille
- Fascite plantare
- Sciatica
- Dolore cronico
Il Trigger Point Dry Needling fa male?
È molto soggettivo. La manipolazione dell’ago specifica ha lo scopo di produrre una risposta locale della contrazione che può provocare una risposta dolorosa molto breve (meno di un secondo) che alcuni pazienti descrivono come una sensazione di dolore profondo o crampi. Ancora una volta, la risposta terapeutica si verifica con l’elicitazione della risposta di contrazione locale ed è una reazione desiderata.
Cosa posso aspettarmi dopo il trattamento?
Molto frequentemente si ottengono miglioramenti anche dalla prima visita, come un aumento del raggio di movimento, maggiore facilità di movimento e riduzione dei sintomi.
Molti pazienti riferiscono di essere doloranti dopo il trattamento sia nell’area trattata che nell’area dei sintomi riferiti. In genere questo fastidio dura tra poche ore e due giorni e vi sono lividi occasionali. L’indolenzimento può essere alleviato applicando ghiaccio o calore alla zona trattata.
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Dott. Christian Tonanzi
Osteopata e Fisioterapista
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